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Tentarono di rubare un materasso “spostando” un bimbo, la Cassazione boccia il ricorso: condannati

I fatti contestati risalgono al 2014 e sono accaduti a Ispica

Bocciato dalla Cassazione il ricorso presentato da un avolese, G.M e una netina, M.C, contro la sentenza con cui, il 21 febbraio 2023, la corte d’appello di Catania ha confermato la pena di giustizia che era stata inflitta in primo grado dal tribunale di Ragusa per il reato di tentato furto in abitazione aggravato dalla violenza sulle cose. I fatti contestati risalgono al 2014 e sono accaduti a Ispica.

Ai due è stato contestato di aver posto in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a impossessarsi di un materasso e di una rete, prelevandoli da un’abitazione privata dopo averne forzato la porta, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà.

Nell’emettere la condanna, il Giudice ha tenuto conto delle modalità della condotta posta in essere dai due: la presenza di un bambino in tenera età lasciato a terra per commettere il furto e poi “raccolto” per darsi alla fuga una volta che i due erano stati sorpresi dalla persona offesa.

La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.


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