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Punto nascita di Avola, intervengono il parlamentare Gilistro e l’associazione Afi

Due punti di vista sulla vicenda diametralmente opposti

Il parlamentare pentastellato Carlo Gilistro, ai microfoni di “Siracusanews”,  è intervenuto sulla vicenda relativa alla “sofferenza”  di Pediatria e Utin della provincia, ponendo l’accento sul fatto che la questione nasca dalla scarsa disponibilità di personale medico e ribadendo come alla luce di questa situazione sia anacronistico avere ancora il numero chiuso nei vari corsi universitari. “Vero è che anche aprendo oggi il discorso del numero chiuso, la soluzione l’avremmo non prima di 11 anni. Trovo le polemiche di questi giorni sterili e non ho motivo di alimentarle perché per me la sanità non può essere terreno di scontro. Per me possono aprire altri punti nascita, ma sono contrario che per carenza di medici o per stress degli stessi possa accadere anche un solo incidente.” Per questo Gilistro torna a ribadire che al momento sarebbe meglio evitare di far ruotare i medici, ma di “congelare” per un anno il punto nascita o, in alternativa, trovare il modo di implementare il personale medico attraverso nuove assunzioni.

Di parere opposto, relativamente al “congelamento” del punto nascita è  l’associazione Afi che, con un comunicato stampa diffuso ieri, è intervenuta sulla questione: “È con profonda preoccupazione che apprendiamo delle voci che suggeriscono la possibilità di chiusura o ridimensionamento del Reparto Ostetrico-Ginecologico. Vogliamo ribadire con fermezza che una tale decisione non sarebbe soltanto una perdita per il nostro sistema sanitario, ma un colpo al cuore della salute femminile nel nostro territorio. Le donne hanno il diritto di accedere a cure di qualità, sicure e specializzate in un ambiente dedicato alle loro esigenze uniche. Chiudere o ridimensionare il Reparto Ostetrico-Ginecologico andrebbe contro questo principio fondamentale e metterebbe a rischio la salute delle donne e dei neonati. L’associazione Afi Avola ritiene che la salute delle donne non deve mai diventare oggetto di ostilità politiche o decisioni economiche miopiche. Invitiamo le autorità locali e nazionali a considerare attentamente l’importanza di questa struttura per la salute pubblica e a garantire risorse adeguate per il suo funzionamento ottimale. La nostra comunità non può permettersi di perdere una risorsa così preziosa. Chiediamo un impegno concreto da parte delle autorità competenti per preservare e potenziare il Reparto Ostetrico-Ginecologico, assicurando che rimanga un faro di eccellenza nella cura della salute femminile”.


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