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Avola, servizi cimiteriali, Grande replica a “la città che vorrei”: “registri digitalizzati da oltre 10 anni”

Il vicesindaco accusa l'associazione di "scatenare tempeste in un bicchiere d'acqua" e "disorientare la cittadinanza"

L’assessore ai servizi cimiteriali e vice sindaco Massimo Grande risponde al comunicato a firma dell’associazione “La Città che Vorrei”, che, secondo l’amministratore,  “dà informazioni che mettono in dubbio la professionalità del personale addetto“.
In particolare, Grande si sofferma sui passaggi relativi a “il registro delle tombe e sepolture” che “è un registro delle sepolture gentilizie assegnate nella seconda metà dell’800, pertanto, vetusto. Di tale registro esiste altra copia custodita al Comune. In questi registri è annotata la data in cui ad un soggetto è stata concessa l’autorizzazione a costruire una sepoltura a fronte del pagamento di una somma. Non vi è alcuna annotazione in merito alla ubicazione all’interno del Cimitero, la natura della sepoltura e l’individuazione anagrafica del concessionario“.
In ordine alla vicenda relativa all’incendio che si sarebbe verificato nel 1948, poi, l’assessore sottolinea che  “tale circostanza è stata riferita al personale dai predecessori e non vi è agli atti alcun elemento che possa confermare o smentire tale circostanza“.
Corre l’obbligo di tranquillizzare la cittadinanza in ordine alla digitalizzazione degli archivi in quanto i registri e i fascicoli, nonché le avvenute sepolture, è stata avviata sin dal 2012 e completata nel 2014 -continua Grande –
Infine, è opportuno tranquillizzare la cittadinanza in ordine alla sicurezza del cimitero atteso che sin dal 2016 è stato realizzato un impianto di video sorveglianza, sottoposto a manutenzione nel 2020 e per il quale è in via di espletamento un’ulteriore manutenzione“.
Infine, il vice sindaco commenta che “E’ alquanto singolare infine che “La Città che Vorrei” della quale sono membri attivi alcuni ex amministratori lamentino che i cancelli siano aperti in quanto ciò avviene sin dagli anni ’90, epoca in cui hanno svolto i loro incarichi di amministratori pubblici, senza che su ciò siano intervenuti in alcun modo. Peraltro, l’apertura di tutti i cancelli avviene solo la mattina per agevolare anziani e disabili a raggiungere facilmente le sepolture dei propri cari.
Sarebbe opportuno e già in altre occasioni è stata data la massima disponibilità , che si avesse un contatto diretto con i responsabili degli uffici e amministratori per ottenere le informazioni e chiarimenti sulle tematiche cittadine, anziché scatenare tempeste in un bicchiere d’acqua che disorientano la cittadinanza e fanno perdere tempo a tutti“.

 


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