Sono stati rinvenuti nello specchio di mare antistante la scogliera di Falaride munizioni e ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
A fare la scoperta è stata durante un’immersione Carmen Attardi Uisp Iblei – Subacquea, esperto nella tutela, valorizzazione e fruizione dei beni naturali, archeologici subacquei.
Attardi ha avvertito immediatamente la delegazione di spiaggia Guardia Costiera di Avola che è intervenuta assieme al nucleo SDAI della Marina Militare di Augusta.
L’area è stata interdetta per alcune ore al fine di permettere il recupero del materiale in sicurezza.
“Il materiale si trovava proprio in prossimità di un accesso in acqua e quindi è stato importantissimo intervenire” commenta Attardi.
Gli ordigni sono stati trasportati in altro luogo e fatti brillare.
“Se si viene a contatto con uno di questi oggetti che possa essere riconducibile a un ordigno bisogna fare immediatamente segnalazione alle forze dell’ordine e possibilmente fare una ricognizione fotografica dell’esatto punto in cui è stato ritrovato” le parole di Marco Presti comandante Marina Militare.
Non è un ritrovamento insolito, per l’area. La costa avolese, infatti, è stata teatro di una delle operazioni di sbarco degli Alleati durante la cosiddetta “Operazione Husky”, il 9/10 luglio del 1943.
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