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Avola, Meter domani in piazza San Pietro per la Giornata Bambini Vittime contro la pedofilia e pedopornografia

Ancora, purtroppo, numeri impressionanti nei report di Meter riguardo a questo orrendo fenomeno

La pedofilia e la pedopornografia non è un gioco, continuare ad impegnarsi per una coscienza responsabile e collettiva”, sono queste le parole di don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter che con una numerosa delegazione di volontari, famiglie e bambini e alcune vittime saranno presenti domenica 5 maggio p.v. a Piazza San Pietro per concludere la Giornata Bambini Vittime contro la pedofilia e pedopornografia ,ideata 28 anni fa dall’Associazione Meter, fondata da don Fortunato Di Noto per ribadire che l’impegno deve continuare, inarrestabile contro ogni forma di abuso.

La GBV ha avuto, come ogni anno, il Patrocinio del Senato e della Camera, della Pontifica Commissione Tutela Minori, dell’Ufficio Fragilità – Servizio Tutela minori della Diocesi di Noto, del sostegno del Servizio Nazionale Tutela Minori e numerosissime adesioni quali il Copercom (il coordinamento delle 29 associazioni cattoliche per la Comunicazione) e tante altre che hanno diffuso, condiviso e realizzato iniziative in Italia e anche in Paesi esteri, attraverso i Gruppi referenti di Meter e la spontanea adesioni di cittadini, un vero e proprio movimento popolare.

Il Sussidio liturgico La Domenica (distribuito in 900.000 copie) https://www.la-domenica.it/giornata-bambini-vittime-di-violenza.html dove è inserita la preghiera e la meditazione di Don Fortunato Di Noto, aiuterà a riflettere sull’impegno di tutti, senza alcuna differenza o separazione, a impegnarsi con determinazione contro ogni forma di violenza, sopruso, indifferenza; contro questa assurda ed estesa piaga della pedofilia e pedopornografia, e i dati sono veramente allarmanti.
Ecco le ragioni dell’impegno di Meter, ed ecco perché ritrovarsi il 5 maggio a Roma che quest’anno cade con la Giornata Nazionale contro la pedofilia e pedopornografia, istituito nel 2009.

La classifica vede il Paese più ricco e potente al mondo numero uno anche nella pedopornografia online: sono gli Stati Uniti d’America la nazione prima in classifica per quanto riguarda il numero di domini (le “targhe” dei siti Web) con 613 indirizzi verificati e segnalati, seguiti dalle Filippine (215 segnalazioni) e il Montenegro (93). Il numero di link denunciati quest’anno è di 5.745, e molto materiale viene smerciato attraverso il deep o dark web, il lato oscuro della Rete nel quale le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici dal momento che i siti di questa parte di Internet non vengono indicizzati dai motori di ricerca tradizionali: è quindi possibile, utilizzando un browser di nome Tor, accedere in piena riservatezza al deep web con la certezza di operare senza essere identificati. Il materiale viene spesso diffuso attraverso archivi compressi in formato .RAR: 1.260 cartelle segnalate alla Polizia Postale (con cui Meter ha un accordo di collaborazione dal 2008), con all’interno una quantità enorme di foto e video.

Ci preme sottolineare che non si tratta di attori, ma di bambini e quanto accade è tutto vero, con vantaggi economici per chi produce e scambia pari a cifre da capogiro. Da ultimo la pedofilia ha scoperto i segreti del marketing, da un sondaggio tra gli utenti consegue la produzione di materiale secondo le richieste del mercato.
Fenomeni sempre in evoluzione: aumentano i neonati coivolti, la Pedomana, gli abusi sui bambini disabili, abusi di minori su minori.
L’OS.MO.CO.P. (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) di Meter ha segnalato 2.110.585 foto, 651.527 video e 1.260 cartelle compresse che confermano la modalità di scambio degli ultimi anni e quindi la condivisione di mega raccolte di file .RAR per il traffico di bambini violentati. 237 i gruppi social segnalati. Dal 2002 ad oggi Meter ha segnalato in totale 225.316 link. Dietro ognuna di quelle foto c’è una vittima. I casi seguiti al Centro Ascolto Meter sono stati 220.«La sfida contro la pedocriminalità non è un gioco. L’impegno è costante ed irrinunciabile ed è faticoso esprimere l’indefessa passione che ogni volontario di Meter mette, per l’infanzia contro gli abusi. I numeri riescono a costruire una realtà, scalfendo le corazze dell’indifferenza e dell’insensibilità. “È già troppo un solo bambino abusato. Sono eccessivi i milioni di bambini che vengono violati nella loro intimità, annientandone la dignità. Sono numeri che raccontano un ‘disordine umano’, raccolgono storie di minori ai quali i pedocriminali – in un rapporto 1:1 – hanno rubato l’innocenza. Inquantificabili abusi dei quali il web – strumento irrinunciabile e positivo – ha amplificato la drammaticità, la criticità, nei numerosi naufragi dentro le periferie digitali. La pedofilia online rappresenta una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transazionale


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