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Avola, Giornata dedicata alle vittime di mafia: i ragazzi del Majorana a Palermo per le celebrazioni

I cento alunni si sono recati prima nella Chiesa di San Domenico dove hanno potuto rendere omaggio alle spoglie mortali di Giovanni Falcone. Successivamente hanno visitato l’aula bunker e subito dopo si sono uniti al corteo che li ha portati fino all’albero di Falcone

In occasione del XXXI Anniversario delle Stragi di Capaci e di Via D’Amelio, più di cento alunni del liceo scientifico e delle scienze umane dell’Istituto “Majorana” di Avola hanno partecipato a Palermo alla Giornata della Memoria, per ricordare il sacrificio, il 23 maggio di 31 anni fa,  di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e nel successivo 19 luglio dello stesso anno Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Quest’anno la cerimonia si è tenuta davanti all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Una cerimonia in cui sono state ricordate tutte le vittime di mafia di ogni stagione e in particolare la piccola Nadia Nencione, assassinata con l’intera famiglia il 27 maggio del 1993 nella strage dei Georgofili a Firenze.

Sul palco erano presenti 80 “baby sindaci” con la fascia tricolore provenienti da tutta Italia, oltre alle delegazioni della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, inoltre erano presenti alla manifestazione il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il capo della polizia Vittorio Pisani, il procuratore capo Maurizio De Lucia e il vicecomandante del Ros Gianluca Valerio.

 Gli alunni si sono recati prima nella Chiesa di San Domenico dove hanno potuto rendere omaggio alle spoglie mortali di Giovanni Falcone. Successivamente hanno visitato l’aula bunker e subito dopo si sono uniti al corteo che li ha portati fino all’albero di Falcone.

I giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con in loro sacrificio ci spingono a credere che i grandi valori della giustizia e della legalità continuano a vivere e ad avere effetti positivi sulla vita dei nostri cari giovani così desiderosi di giustizia e di bene” ricorda la Prof.ssa Calogera Alaimo, dirigente del “Majorana”.

Giuseppe Cataudella, referente legalità del “Majorana” presente alla manifestazione con gli studenti e i docenti Scaglione, Rametta, Burgaretta, Caruso, Cassarisi, Caruso e Carbè, così commenta: “tutte le vittime di mafia e in particolare i bambini uccisi, come la piccola Nadia morta a nove anni nella strage di Firenze, hanno il diritto di essere non solo ricordati ma onorati come grandi simboli della lotta alla mafia. Questa nuova generazione di giovani che ho visto a Palermo  sembra aver ritrovato il coraggio di ribellarsi alla superficialità, all’indifferenza, all’omertà, alla paura, al quieto vivere e alle “leggi” della morte e della violenza. Ieri ho visto migliaia di giovani, come tanti dei nostri figli, che con la loro presenza hanno deciso di non voltarsi dall’altra parte e a rimanere indifferenti. I nostri ragazzi non possono e non vogliono restare fuori dai luoghi da dove si genera un nuovo modo di pensare il presente e il futuro“.


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