In tendenza

Avola, Gioacchino Midolo, medaglia d’onore e sopravvissuto ad Auschwitz, spegne 102 candeline

Nel 2012 la Prefettura di Siracusa lo ha insignito della medaglia d’onore come internato militare non collaborazionista

Gioacchino Midolo ha spento ben 102 candeline e per l’occasione il Comune di Avola, assieme alla sua famiglia, lo ha celebrato con una cerimonia al palazzo di città.  Una targa “per l’abnegazione e il sacrificio profusi per la patria” e una bella torta per l’avolese, da anni trapiantato a Floridia dove praticamente tutti conoscono la sua incredibile vicenda umana.

Nato nel 1922, primo di 12 figli,  negli anni ’40 partecipò alla campagna italiana in Grecia e visse sulla propria pelle le vicende che seguirono l’armistizio, con la deportazione nel campo di concentramento nazista di Auschwitz.

L’esercito tedesco, infatti, lo fece prigioniero assieme a molti altri militari italiani (e alcuni conterranei siciliani) e lo internò nel campo di sterminio e anche in un campo di lavoro dove si fabbricavano componenti chimici. Furono anni durissimi in cui Midolo patì il freddo e la fame. “Potevamo sopravvivere a malapena, mangiando le bucce di patate e gli scarti alimentari dei militari tedeschi, Non avevamo vestiti pesanti né scarpe adatte al freddo e a volte lavoravamo in mezzo alla neve, rischiando di morire assiderati” racconta Midolo che, a dispetto delle sue 102 primavere, ricorda ancora in modo perfettamente lucido quei tragici avvenimenti. Quando nel 1945 il campo fu liberato dai sovietici, Midolo iniziò il suo viaggio di ritorno. Anche questo fu piuttosto travagliato e quando finalmente riuscì a tornare a casa trovo la madre vestita a lutto, ormai convinta che il suo figliolo, del quale non aveva più notizie da anni, fosse morto.

La fine di quella prigionia e di quell’incubo fu l’inizio di una nuova vita a Floridia dove si sposò, ebbe due figli e lavorò per tutta la vita come operaio. Per tantissimo tempo Midolo conservò il ricordo dell’incubo vissuto senza raccontare a nessuno le sue vicende. Poi, qualche anno fa, in occasione della “Giornata della memoria” decise di parlare ai familiari della sua storia, mostrando loro anche  alcuni documenti ufficiali. Midolo, da allora, ha raccontato in diverse occasioni, soprattutto nelle scuole del siracusano,  la sua vicenda e la testimonianza è stata raccolta anche in alcuni documentari. Nel 2012 la Prefettura di Siracusa lo ha insignito della medaglia d’onore come internato militare non collaborazionista.

 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni