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Avola, forum provinciale sulla sanità pubblica, l’appello di Cataudella: “facciamo di tutto per difendere la nostra salute e quella dei più fragili”

Emerge un quadro drammatico della situazione in provincia

Il segretario provinciale della CGIL di Siracusa, Roberto Alosi, ha invitato sindaci e parlamentari della provincia, sindacati, associazioni degli imprenditori, ordini professionali, associazioni a un’Assemblea pubblica che ha avuto luogo pochi giorni fa all’Urban Center di Siracusa per la costituzione del Forum Provinciale Sanità Pubblica.

Un appello alla società civile e a quella politica e istituzionale, per richiamare l’attenzione sulla condizione in cui versa la sanità pubblica in provincia di Siracusa che ha raggiunto livelli di allarme sociale non indifferenti.

All’incontro ha partecipato Peppe Cataudella, presidente dell’associazione SuperAbili. Questa la sua testimonianza:

“Ho avuto modo di partecipare all’incontro del grido di allarme salute lanciato dalla CGIL Siracusa e dal suo Segretario provinciale, il Prof. Roberto Alosi.

La situazione è veramente drammatica. Il ritorno della “povertà di salute” sta assumendo proporzioni importanti anche in provincia di Siracusa.

Conosco tante persone che per mancanza di risorse economiche non riescono più a curarsi. Anche il pagamento del solo ticket rappresenta un grandissimo problema. Liste d’attesa lunghissime costringono molti cittadini della provincia di Siracusa a non curarsi più. Per queste e tante altre ragioni come singolo cittadino e come Associazione SuperAbili abbiamo deciso di aderire al “Forum Provinciale Sanità Pubblica” coordinato dal CGIL e tantissime altre realtà del territorio siracusano. E’ arrivato il momento di interrogare la nostra coscienza civica e decidere di dare il meglio di noi stessi affinché si tutelino i più deboli e indifesi!

Poiché c’è bisogno di iniziative concrete e immediate per ricucire la rete pubblica della salute sempre più sfilacciata e indebolita con la costituzione del Forum provinciale della sanità pubblica siamo ancora in tempo per tutelare i cittadini più deboli. Con l’aumento delle richieste di aiuto sono aumentate anche le nostre difficoltà e soprattutto quelle delle famiglie con figli disabili. Quindi a pagare il prezzo sono sempre gli stessi, quelli che hanno minori risorse economiche, di relazione e culturali. Vi prego facciamo di tutto per difendere la nostra salute e quella dei più fragili”. 


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