con il campione paralimpico di cronociclismo Corrado Toro e col coach Francesco Rubino

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Avola, al via il progetto “pietra di inciampo” promosso dalla sezione locale di Fidapa

Il progetto è stato già condiviso con l’Amministrazione comunale, la quale delibererà il luogo, visibile e calpestabile, ove porre la piccola pietra del ricordo

La Fidapa BPW Italy, sezione di Avola, commemora  la giornata della memoria dei deportati nei campi di sterminio con l’avvio del progetto “Pietra di inciampo ad Avola”. Come è noto,  dal lontano 1992  l’artista tedesco Gunter Demnig ha ideato e creato  una rete europea di mattonelle inserite nel tessuto urbano, ricoperte da una lastra di ottone, sulla quale sono incisi i dati anagrafici e il destino finale del prigioniero deportato e mai ritornato dal campo di concentramento.

La pietra viene inserita nel tessuto stradale urbano e diventa un inciampo di natura visiva e mentale, che invita, nello stesso tempo, chi passa a riflettere sulla tragica fine accaduta al figlio di  quel luogo e  in quella data: una memoria a cielo aperto per non dimenticare.

L’obiettivo della Fidapa è quello di ricostruire da fonti ufficiali la tragica storia, ad oggi coperta dall’oblio, di un militare avolese fatto prigioniero dai tedeschi ed inviato al campo di sterminio ove ebbe la morte come destino” afferma la presidente della sezione di Avola di Fidapa, Nunzia Spugnetti

A ricerca ultimata,   la Fidapa chiederà che la pietra di inciampo di Avola sia inserita nel circuito storico della deportazione nazista e nella mappatura italiana ed europea delle pietre di inciampo.

Il progetto è stato già condiviso con l’Amministrazione comunale, la quale delibererà il luogo, visibile e calpestabile, ove porre la piccola pietra del ricordo.

 


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