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Avola, violenza giovanile, Libera: “Non basta commentare o condannare. Serve reagire con atti concreti e duraturi”

L'associazione Libera Avola interviene nuovamente in relazione ai recenti gravi episodi di violenza che hanno avuto come protagonisti alcuni giovanissimi avolesi

In merito ai gravi episodi di violenza fisica e verbale avvenuti nei confronti di due adolescenti ad Avola, una delle quali vittima anche di insulti a sfondo razzista, come Presidio di Libera “Don Pino Puglisi” esprimiamo ancora una volta la nostra più ferma condanna. Si tratta di gesti inaccettabili, che lasciano ferite profonde nella dignità, nella sicurezza e nella libertà delle giovani vittime” L’associazione Libera Avola interviene nuovamente in relazione ai recenti gravi episodi di violenza che hanno avuto come protagonisti alcuni giovanissimi avolesi. Dopo la ferma condanna, infatti, adesso è tempo di analizzare quanto è successo e proporre delle soluzioni al disagio che ha portato a tali inqualificabili gesti.
A questa indignazione, però, va affiancata una responsabilità collettiva. Non possiamo limitarci a commentare o condannare. Serve reagire con atti concreti e duraturi – continua Libera –  Ben vengano tutte le iniziative possibili, come il corteo promosso dall’Amministrazione Comunale contro la violenza previsto per mercoledì 30 aprile alle ore 8.30, ma riteniamo che da solo non basti, se non si accompagna a un percorso stabile, condiviso e profondo, per riuscire ad incidere concretamente nel cambiamento del tessuto sociale, di cui sono il frutto i giovani coinvolti negli episodi citati”.

Cosa possa avere scaturito tale violenza è, poi, oggetto di una  riflessione:
Viviamo in un tempo in cui la sopraffazione, l’umiliazione e la violenza, anche digitale. sono sempre più diffuse. Eppure le radici di questi fenomeni sono profonde: isolamento, mancanza di ascolto, assenza di riferimenti educativi e culturali, legittimazione della
prepotenza. Il bullismo e la violenza giovanile non nascono dal nulla: sono sintomi di un disagio, che coinvolge tutta la comunità”

Libera, poi, passa alla proposta concreta di un’azione condivisa: “Per questo chiediamo tutte le istituzioni (Comune, Forze dell’Ordine, Istituzioni Scolastiche) presenti nel nostro territorio, di andare oltre la risposta emergenziale. Serve un impegno stabile continuo e condiviso, che si traduca in:
● potenziamento dei servizi sociali e delle relative risorse;
● maggiore presenza educativa e preventiva sul territorio, anche da parte delle forze
dell’ordine;
● investimenti reali nelle politiche sociali, familiari e scolastiche;
● promozione di una cultura della legalità, del rispetto e del bene comune.
Come Libera Avola, ci rendiamo disponibili sin da ora, attraverso i nostri volontari, a collaborare con le Istituzioni, le realtà associative e la cittadinanza tutta, per costruire azioni concrete, che favoriscano l’ascolto, la prevenzione e la ricostruzione di un tessuto sociale più giusto e coeso. Crediamo vivamente, che ogni cittadino adulto debba essere esempio credibile: non possiamo chiedere ai giovani di rispettare gli altri se noi per primi non lo facciamo. Per questo richiamiamo l’Articolo 2 della Costituzione, che ci invita a esercitare il dovere inderogabile della solidarietà. È venuto il momento di pretendere la sua concreta realizzazione, se vogliamo evitare il degrado totale. Condannare non basta: bisogna educare, prevenire, proteggere, cambiare, con l’impegno concreto di tutti”.


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