Il Giudice Unico del Tribunale di Siracusa ha assolto con formula piena l’ex Consigliere comunale Antonino Amato, difeso dall’avvocato Antonino Campisi, dei reati di “tentata violenza privata nei confronti dell’ex sindaco e oggi onorevole Giovanni Luca Cannata durante la seduta consiliare del 21 luglio 2017; del reato di interruzione della regolarità della seduta Consigliare tenutasi in data 21 luglio 2017, ex art.340 c.p., determinando così la sospensione del civico consesso; intervenendo arbitrariamente al microfono con il pretesto che la seduta consiliare tenutasi il giorno precedente non fosse valida, nonché ponendo in essere avverso l’ex Sindaco Cannata la condotta di violenza privata; del reato di diffamazione a mezzo stampa ex art.595 c.p. poiché diffondendo il contenuto della conferenza stampa tenutasi il 26 luglio 2017 dal Consigliere comunale Antonino Amato, lo stesso denunciava pubblicamente il modo con cui il Sindaco fosse stato eletto e con quali metodi”
Dopo una lunga istruttoria dibattimentale, il Giudice Unico del Tribunale di Siracusa ha mandato assolto l’ex Consigliere comunale Amato Antonino motivando che lo stesso stava legittimamente chiedendo spiegazioni alla Segreteria comunale circa gli atti compiuti nella prima seduta, in particolare sull’eventuale incompatibilità del neo Presidente del Consiglio comunale.
In tale occasione il sindaco gli si era sovrapposto, ne era scaturito un tafferuglio a seguito della quale la seduta fu temporaneamente sospesa, con l’effetto di non consentire alla Segretaria comunale di dare le spiegazioni richieste dall’Amato circa le regolarità o meno sollevate da quest’ultimo.
Alla ripresa della seduta, il Presidente ha proposto la mozione per la sospensione sine die della stessa.
Dal processo ne è derivato che, non essendo stata posta in essere alcuna condotta aggressiva, non c’era ad evidenza alcun motivo di ordine pubblico per rinviare la seduta, se non ragioni “legittime di opportunità politica“. Anche in merito al reato di diffamazione ex art. 595 c.p. la condotta dell’Amato non è stata considerata idonea ad integrare il contestato reato di diffamazione. “Non può mai considerarsi un illecito se non strumentalmente, per mettere il bavaglio e limitare, con lo spauracchio della denuncia penale, il diritto dell’opposizione democratica di criticare la maggioranza” si legge nella nota diffusa dal legale.
“L’ex Consigliere Amato in quell’occasione ha esercitato il suo diritto /dovere di pretendere chiarezza dei comportamenti di tutti, per primo il proprio, senza accusare direttamente nessuno di alcunché: sfidava dialetticamente gli avversari politici dicendo quello che lui riteneva di poter dire di se stesso” continua ancora il difensore. “Un consigliere di minoranza che ha esercitato il suo diritto dovere di critica dell’operato della maggioranza nel rispetto delle regole democratiche e nell’interesse pubblico alla trasparenza dei comportamenti degli eletti“.
La sentenza del Tribunale di Siracusa statuisce che il consigliere Amato ha esercitato il proprio diritto di critica in quanto ha esposto all’opinione pubblica fatti considerati di pubblico interesse, il diritto di critica riveste necessariamente connotazioni soggettive ed opinabili quando si svolge in ambito politico, in cui risulta preminente l’interesse generale al libero svolgimento della vita democratica.
Amato Antonino è stato anche assolto mesi fa da un altro procedimento penale incardinato avanti il Tribunale di Siracusa a seguito della denuncia presentata dal marito dell’attuale Sindaco di Avola Rossana Cannata, Ing. Marco Cannarella, poiché il “7 agosto del 2017, rivestendo l’Amato la qualità di consigliere comunale del Comune di Avola, durante una conferenza stampa pubblica è trasmessa sul social network Facebook, a dire del querelante, offendeva l’onore e la reputazione di Marco Cannarella , accusandolo di essere stato favorito nel rilascio di una concessione demaniale dal Sindaco pro tempore Luca Cannata a discapito dell’interesse pubblico generale. In particolare l’Amato, sempre a dire del denunciante, affermava che il Sindaco di Avola aveva rinunciato all’apertura del porto turistico di Avola per favorire l’apertura di uno stabilimento balneare da parte del cognato Cannarella.” Anche in questa circostanza, dopo una lunga attività istruttoria, è stato dimostrato che l’Amato non ha commesso il reato per cui è stato processato, anche qui è stato assolto da altro Giudice con la più ampia formula assolutoria, perché il fatto non sussiste, in quanto i fatti oggetto della querela dell’Ing.Cannarella sono risultati verosimili e, pertanto, il Tribunale ha ritenuto di mandare assolto il Consigliere Amato, perchè la sua condotta non ha trasgredito le norme poste a fondamento del diritto di informazione pubblica e di critica politica.
Il consigliere Amato oggi si sente di gridare a gran voce “che nessuno può mettere il bavaglio a chi, anche se la pensa diversamente in ambito politico, dice la sua nel rispetto della legge e del diritto di critica, ogni cittadino deve sentirsi libero di pensare diversamente da chi governa, la libertà è un bene prezioso che non deve essere mai scalfito da querele e/o denunce pretestuose o temerarie, in questi anni ho subito l’attacco della maggioranza solo perché denunciavo pubblicamente determinati fatti forse perchè a qualcuno davano fastidio. Invito i giovani tutti a non essere mai silenziosi per compromesso o ad avere timore di dire la propria per paura che qualcuno possa intimorire minacciando denunce o querele, sono orgoglioso di aver fatto il mio dovere, di avere esercitato con coscienza e passione il mio ruolo di consigliere di opposizione, dimostrando di avere avuto sempre la schiena dritta, di aver maturato quelle competenze tecniche e umane tali da poter affrontare coloro che hanno tentato di zittirmi. Infine ringrazio il mio Avvocato Antonino Campisi, il quale ha sempre creduto nella mia innocenza e ha lottato con tutte le sue forze per far valere i miei diritti”.
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