Una vera e propria spada di Damocle sulla prossima stagione turistica. Tanti imprenditori e lavoratori del settore, infatti, lamentano criticità legate ai ritardi nell’assegnazione del Codice Identificativo Regionale (CIR) per le strutture ricettive extra alberghiere. Il provvedimento, istituito per contrastare l’abusivismo e monitorare i flussi turistici attraverso la piattaforma “Turist@t”, sta complicando la vita a centinaia di imprenditori di strutture ricettive siciliane, impossibilitati a ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) necessario per operare legalmente.
“Da circa tre mesi contattiamo giornalmente sia mattina che pomeriggio i recapiti presenti sul portale dell’osservatorio senza aver avuto mai risposta“. Sono le parole di Daniele Basile, responsabile legale di SiciliaVacanza SRLS, attività che coinvolge circa 300 strutture ricettive. Secondo Basile la procedura per ottenere il Cir (indispensabile per potere lavorare) sarebbe, dunque, bloccata impedendo di fatto alle strutture di programmare con serenità la prossima stagione turistica. A quanto pare, la carenza di personale negli uffici competenti sta generando pesanti ripercussioni. Per ottenere l’assegnazione del Cir la procedura non è affatto farraginosa ma è piuttosto la carenza di personale all’ufficio competente a complicare la situazione.
“A tutto questo si aggiunge anche l’incredulità di parecchi miei di clienti ,imprenditori del Nord Italia e dell’Estero che hanno investito in Sicilia in attività turistiche, bloccate per problemi tecnici o forse perchè qualcuno non ha voglia di svolgere il proprio lavoro. Gli unici a rispondere cercando di risolvere il problema sono stati i dipendenti dell’ufficio turistico dell’ex provincia, ma nonostante la loro disponibilità, non ci siamo riusciti. Alcune di queste strutture sono attività imprenditoriali , ed ogni giorno di ritardo ci sta causando ingenti perdite economiche” continua Basile.
Il paradosso evidenziato dal professionista, poi, è che le partite Iva sarebbero penalizzate rispetto a chi opera come “affitto breve” : “Al momento, a quanto pare, non si possono soddisfare le richieste di chi ha la partita Iva mentre chi opera come affitto breve ha una procedura più snella” conclude Basile.
In merito a tale vicenda ieri il deputato regionale Riccardo Gennuso ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata all’Assessore regionale per il Turismo, sollecitando interventi urgenti .
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