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Avola, pugno di ferro contro chi non paga i tributi: scoperte 20 attività non in regola

Nel caso non si mettano in regola con i pagamenti, andranno incontro a pesanti sanzioni fino alla chiusura

Ci sono ristoranti, bar e attività di ricezione turistica tra le venti attività non in regola con il pagamento delle tasse locali (Tari, Imu, Idrico e Canone Unico Patrimoniale) scoperte dal Comune di Avola a seguito di controlli specifici.

L’ente, attraverso l’ufficio notifica, l’ufficio tributi e con la polizia municipale, ha avviato il procedimento per  tutti gli esercizi commerciali che adesso, come prevede il regolamento, nel caso non si mettano in regola con i pagamenti, andranno incontro a pesanti sanzioni. Le attività  hanno a loro disposizione trenta giorni per regolarizzare la loro posizione. In caso di inadempienza è prevista la sospensione dell’attività commerciale.

Naturalmente è prevista la comunicazione di tali omessi pagamenti anche alle autorità competenti. “Tutti saranno soggetti a controlli sulla regolarità dei  tributi comunali; le licenze saranno sospese e le utenze staccate, nel caso di mancato pagamento, già prima dell’estate” si legge in una nota diffusa dal Comune di Avola.


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