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Avola, problemi con l’acqua e il Pd attacca: “Gestione dell’emergenze improvvisata e disattenta”

Il caso arriva a pochi mesi dalle precedenti segnalazioni di inquinamento della rete idrica

È scoppiata la polemica ad Avola dopo la lunga e improvvisa interruzione del servizio idrico pubblico che, nella notte tra il 23 e il 24 ottobre, ha lasciato la città a secco, causando disagi diffusi alla popolazione e alle attività produttive.

Secondo quanto denunciato dal Partito Democratico di Avola, l’episodio si sarebbe aggravato a causa della mancanza di comunicazioni preventive da parte del Comune. “L’interruzione dell’erogazione idrica, ha spiegato solo nella tarda mattinata del 24 ottobre il sindaco Rossana Cannata, sarebbe dovuta a lavori programmati sulla rete, destinati a concludersi in giornata.” Tuttavia, il ripristino promesso non è avvenuto nei tempi annunciati: ancora nella giornata di domenica 26 ottobre, diverse zone cittadine risultavano completamente senz’acqua.

Il PD definisce la gestione dell’emergenza “improvvisata e disattenta”, sottolineando l’assenza di un servizio sostitutivo tramite autobotti, che avrebbe potuto attenuare i disagi di cittadini, bar, panifici, ristoranti e altre attività costrette a interrompere o ridurre la propria operatività.

Da alcune segnalazioni – riferisce ancora il partito – i lavori in corso riguarderebbero il sistema delle elettrovalvole di adduzione idrica e alcune perdite non ancora risolte, con ulteriori danni al manto stradale e sprechi d’acqua.

“La vicenda – afferma il PD – assume i contorni di una vera e propria interruzione di pubblico servizio”. Il partito chiede quindi chiarimenti ufficiali sulle cause della mancata informazione alla cittadinanza e sugli esiti tecnici dei lavori, ribadendo al contempo la propria richiesta di dimissioni dell’amministrazione Cannata, giudicata “incapace di garantire una gestione efficiente dei servizi pubblici essenziali”.

Il caso arriva a pochi mesi dalle precedenti segnalazioni di inquinamento della rete idrica, registrate lo scorso anno, e riaccende il dibattito sulla tenuta infrastrutturale del sistema idrico cittadino e sulla comunicazione tra amministrazione e cittadini.


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