Aics – Cyberbullismo, l’associazione nazionale che lotta contro ogni forma di bullismo e di cyberbullismo ha un nuovo testimonial. Si tratta del “gorilla d’Avola” Luigi Busà, il karateka medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta avolese, da piccolo, come ha raccontato in diverse interviste, è stato vittima di prese in giro da parte dei suoi coetanei a causa del suo aspetto fisico (era un bimbo in sovrappeso e introverso).
Ad oggi il campione olimpico è molto sensibile alle tematiche del bullismo e del cyberbullismo e ha più volte raccontato la sua storia, affinchè fosse da esempio per chi non ha la forza di reagire alle offese subite. Sono state proprio le arti marziali ad aiutare Luigi ad acquisire più autostima, da piccolo.
Non a caso, poco dopo la vittoria sul tatami in Giappone, il campione si è sciolto in un urlo liberatorio:“Papà, mamma, ce l’ho fatta! Era il grido di quel bambino sovrappeso, fragile che non si sentiva adatto”
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