Salvo Caruso, per tutti Sabbo, dice basta: ieri la sconfitta al primo turno (contro Massimo Giunta) di qualificazioni per il main draw di Roma, poi l’intervista rilasciata a Spazio Tennis (qui per leggerla per intero) in cui annuncia al giornalista Matteo Mosciatti l’intenzione di fermarsi dal tennis agonistico.
Una carriera fantastica per il tennista originario di Avola, classe 1992 e cresciuto al Match Ball di Siracusa con coach Paolo Cannova (dove è tornato e dove disputerà il campionato di A2), un best ranking che lo ha visto spingersi al numero 76 al mondo, ha conquistato il terzo turno in due slam diversi (Roland Garros, giocando sul centrale contro Nole Djokovic, e Us Open), si è spinto al secondo turno degli Australian Open mentre per ben due volte è stato al primo turno di Wimbledon.
Chiude con 2 Challenger vinti e 6 Itf in singolo, a cui si aggiungono 5 titoli nel doppio. Ha saputo superare momenti difficili, in bacheca ha anche una vittoria contro un top 20 (Borna Coric, all’epoca numero 14 Atp e battuto a Umago, 250 che si disputa sulla terra rossa). Nel 2013 fu chiamato in Svizzera da Roger Federer per fargli da sparring mentre nel 2021 dà vita con Fabio Fognini a una partita epica al secondo turno degli Australian Open, finita la tie-break 14-12 per Fognini con qualche battibecco a fine gara. Un anno prima batte Jannik Sinner in tre set nelle qualificazioni del Master 1000 di Cincinnati: è l’ultimo italiano ad esserci riuscito.
Ospite più volte di Siracusa News, Salvo Caruso è anche voce di Sky che lo ha voluto per commentare i tornei di Indian Wells e Miami. Al giornalista Matteo Mosciatti ha detto di voler restare nel mondo del tennis: questo sport ha bisogno di gente come Sabbo!
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